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Privacy, dati sanitari, rating di impresa, Sistan nel piano ispettivo del Garante

Il bilancio 2017 segna un aumento del 307% dei procedimenti sanzionatori e 13 milioni e 300 mila euro di sanzioni applicate.

Dati sanitari a fini di ricerca, rating sulla solvibilità delle imprese, sistema statistico nazionale (Sistan), Spid, telemarketing. Sono questi i settori sui quali nei prossimi mesi punterà la sua lente il Garante per la protezione dei dati personali contenuti nel piano ispettivo per il primo semestre 2018 approvato nelle scorse settimane. “L’attività ispettiva, svolta anche in collaborazione con il Nucleo speciale privacy della Guardia di finanza sulla base del protocollo di intesa siglato con Guardia di finanza, riguarderà innanzitutto” fa sapere l’Autorità “i trattamenti di dati effettuati dalle Asl e poi trasferiti a terzi per il loro utilizzo a fini di ricerca, il rilascio dell’identità digitale ai cittadini italiani (Spid), l’attività delle società che si occupano di valutare il rischio e la solvibilità delle imprese, il telemarketing, il Sistema Integrato di Microdati (Sim) dell’Istat. I controlli si concentreranno anche sull’adozione delle misure di sicurezza da parte di pubbliche amministrazioni e di imprese che trattano dati sensibili, il rispetto delle norme sull’informativa e il consenso, la durata della conservazione dei dati da parte di soggetti pubblici e privati. L’attività ispettiva verrà svolta anche in riferimento a segnalazioni e reclami con particolare attenzione alle violazioni più gravi. Intanto il bilancio 2017 dell’attività ispettiva dell’Autorità conferma il forte incremento dell’attività sanzionatoria già registrata lo scorso anno. Nel corso del 2017” prosegue il Garante “sono stati infatti definiti oltre 1.000 procedimenti sanzionatori in più rispetto all’anno precedente, pari ad un aumento del 307%. L’importo della sanzioni applicate con ordinanza-ingiunzione sono cresciute arrivando ad oltre 13 milioni e 300 mila euro. Le sanzioni già riscosse dall’erario sono state di circa 3 milioni e 800 mila euro (pari ad un complessivo 15% in più rispetto al 2016). Diminuite le segnalazioni all’autorità giudiziaria (41 rispetto alle 53 del 2016). Gli accertamenti, svolti nel 2017 anche con il contributo delle Unità Speciali della Guardia di finanza, Nucleo speciale privacy, hanno riguardato numerosi e delicati settori, sia nell’ambito pubblico che privato. Per quanto riguarda il settore pubblico l’attività di verifica si è concentrata in particolare sulla gestione del “dossier sanitario” da parte di Asl e Aziende ospedaliere e altri enti sanitari pubblici, sulle grandi banche dati pubbliche, sul sistema della fiscalità, con speciale riguardo alle misure di sicurezza e al sistema degli audit, sul sistema informativo dell’Istat, sullo Spid.

Fonte: Panorama della Sanità del 1/3/2018

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